L’ impianto di Biogas in contrada Zimmardo Bellamagna nessuno lo vuole. Nemmeno chi apparentemente
afferma e dimostra l’esatto contrario. Vi spieghiamo perché. Non lo vogliono ovviamente i cittadini di Pozzallo, sia coloro
i quali hanno le loro case tutt’attorno alla splendida area che è urbanisticamente
catalogata come bianca ma che è un anche
prezioso insediamento archeologico ed una delle poche rimaste praticamente intatte dal punto di vista
paesaggistico ed ambientale, sia le istituzioni che ovviamente sanno quanto è
importante parlare alla pancia del popolo ed assecondarlo nelle richieste. I pozzallesi
tutti sono preoccupati che, ad impianto attivo, non potranno più aprire le finestre
delle loro case per via dell’olezzo che lo stesso emanerà. Questo loro
timore, i tecnici del costruendo impianto di Biogas hanno cercato di dimostrare,
nel corso della seduta del Consiglio Comunale aperto convocato a Modica proprio
per discutere della questione, che è infondato ed eccessivo. Ovviamente nessuno
ha creduto alle parole pronunciate. Ma perché? Nel corso della stessa seduta, in
rappresentanza della proprietà del costruendo impianto, era presente, Michele Leocata, socio al 30% del progetto Biogas e amministratore delegato di Avimecc Spa, impianto industriale che insiste
nella zona industriale, di Modica, a ridosso di Pozzallo, che da anni ammorberebbe, a detta dei pozzallesi, con esalazioni nauseabonde tutta l’area
attorno, costringendoli spesso a barricarsi nelle loro case, anche nelle calde serate estive. Dopo anni di inutili
esposti all’Asp di Ragusa, di inascoltate denunce da parte di altri vicini
imprenditori che hanno le loro attività nella zona industriale, il timore è che
adesso con l’impianto di Biogas la storia si ripeta anche a Zimmardo Bellamagna.
I pozzallesi si domandano: ma se Leocata non è riuscito in tutti questi anni a
risolvere la questione della sua maleodorante azienda che paradossalmente non rientra per legge nemmeno tra quelle che
emettono miasmi, come potrà mai garantire la salubrità di un progetto che per
definizione col fetore ci lavora? E’ fin troppo ovvio che Leocata, reo agli occhi dei Pozzallesi, di
aver impuzzolentito la loro area ed aria è visto come il diavolo fatto persona.
Avrebbe fatto molto meglio ad non esporsi e a non andare a quel consiglio
comunale, ma evidentemente sarà stato
mal consigliato da qualcun altro che l’impianto non lo vuole anche se finge di
volerlo fortemente e cioè il caro sindaco
di Modica. Supportato dalla decisione tecnica rilasciata dai suoi uffici,
che infatti hanno espresso in sede di conferenza di servizio parere positivo
alla realizzazione dell’impianto di biogas in contrada Zimmardo Bellamgna, Abbate
dimostra di credere fortemente in questo
progetto al punto da dare mandato agli uffici legali del comune di Modica, di
resistere ad un eventuale pronunciamento del Tar, avverso cui è stato
presentato ricorso per sospendere i lavori, nell’eventualità che l’organo di
giustizia amministrativa dovesse pronunciarsi positivamente. Il primo cittadino
modicano dimostra di crederci nel progetto per due ordini di motivi. Il primo
per la valenza che lo stesso possiede obiettivamente in termini di corretta
gestione degli scarti animali e la seconda per questioni di ordine personale.
Leocata ed Abbate sono da sempre stati buoni amici, soprattutto dopo la
elezione a sindaco di Abbate, al punto
che il noto imprenditore non ha mai avuto alcuna remora nel sostenere il primo
cittadino nelle sue scelte politiche. Non dimentichiamo che Leocata nell’ultima
campagna elettorale ha impegnato ben tre dei suoi dipendenti in prima linea candidandoli
alla carica di consiglieri comunali e facendoli eleggere anche. Si tratta di Caruso, Puglisi e Medica. E se un
imprenditore decide di scendere in campo con un tale spiegamento di forze, una
ragione dovrà pur esserci e noi, che siamo di animo buono e sincero, la scorgiamo
unicamente nella loro salda amicizia. Così come per la
stessa ragione giustifichiamo le notevoli sponsorizzazioni che Leocata non ha
fatto mai mancare ad Abbate nelle manifestazioni che al primo cittadino stanno
più a cuore. In ultimo chocobarocco con un impegno di 10.000 euro e la
fondazione Teatro Garibaldi in cui il logo aziendale, assieme ad altri, fa
ancora bella mostra di sè in uno
striscione di indubbio gusto, apposto nella balconata di palazzo di città. Insomma
il solido legame tra i due non fa sorgere alcun dubbio al Sindaco sulla bontà
del progetto. Almeno in apparenza però, poiché, anche se Abbate dimostra di credere nel
progetto, come ogni politico che si rispetti in realtà la sua volontà è ben
altra: trovare un modo elegante per uscire fuori da questa impasse e affossarlo. Tra qualche anno infatti Abbate, giunto ormai al suo secondo
mandato di Sindaco, dovrà lasciare palazzo San Domenico. Troverà l’accordo
politico per candidarsi all’Assemblea Regionale Siciliana. Ne siamo certi. La
strada è tuttavia scoscesa e tortuosa e
passa, purtroppo per Leocata, proprio da Zimmardo Bellamagna. Senza il consenso
dei pozzallesi e con quello molto in diminuzione da parte dei modicani, il solo affetto dei suoi concittadini
di Frigintini, stavolta non potrà portarlo verso la poltrona ambita. E’ quindi “questo
matrimonio non s’ha da fare” anche se si va contro gli interessi di Leocata che,
da persona per bene come lo descrivono, crede magari ancora nel valore
fondamentale dell’amicizia. Bisognerà solo trovare il modo elegante di non
procedere. Insomma, in pieno stile modicano, ancora una volta nulla è come sembra, con buona pace dei pozzallesi
che possono dormire sonni tranquilli. Stavolta qualcosa di buono le ambizioni
personali di un politico produrranno: il nulla di fatto.
intanto Vi faccio i miei più sinceri complimenti per il coraggio editoriale. Ritengo siate gli unici a fare nomi, cognomi e cristallina spiegazione di fatti e antefatti modicani che disconoscevo totalmente. Un plauso anche alla Vostra fluida scrittura. Questo rende ancora più sincero il Vostro dire, ed apprezzabile il Vostro impegno. Buon lavoro e Buone Feste !
RispondiEliminaC concordo in pieno con Emanuela!
EliminaÈ una fortuna sapere che c'è ancora qualche editoriale libero!!!